Ellissi

Un progetto editoriale curato in ogni suo aspetto.

Dall'idea stessa di libro ad un'intera collana: la collaborazione con l'editoria indipendente.

La progettazione della collana

La collana «Ellissi» è nata sul finire dell’anno 2012, dopo alcuni anni di collaborazione con l’editore indipendente catanese Villaggio Maori Edizioni. Il progetto editoriale ha inteso collezionare degli scritti di autori di diversa estrazione scientifica e letteraria, dal docente universitario al dottorando, dal saggista allo scrittore, dal poeta all’outsider, per così dire.
L’ambito di riferimento dell’intera collana è quello specificamente filosofico, ma con delle incursioni obbligate nella poesia e nella letteratura in generale. L’idea dominante, tuttavia, è stata una soltanto: concepire un testo che non fosse slegato dalla sua veste tipografica.
Si è trattato di un esperimento editoriale per molti versi originale, in alcuni casi persino inusitato per l’editoria moderna: il primo volume della collana, firmato da un paio di membri di «Fòlia», non presenta la numerazione delle pagine. Il tipografo, prima di dare alle stampe, ha preferito accertarsi, telefonando alla redazione, che non si trattasse di una svista.

Scelte editoriali, grafiche e tipografiche

Il primo volume, come detto, presenta delle caratteristiche molto particolari per un testo a stampa: oltre all’assenza della numerazione delle pagine, anche la sostituzione del sommario o dell’indice con un «cartellone» teatrale, la presenza di una sezione che comprende le note al testo, irrintracciabili se non seguendo il percorso stesso della trattazione, e i riferimenti bibliografici in un unico corpo ed altre diavolerie.
I volumi successivi presentano altre e differenti peculirità: nel volume di Ria dedicato a Rimbaud, ad esempio, la copertina riproduce una tela originale di Gabriella Torsello dal titolo «Il sorriso per una stagione in inferno»; e nel volume di La Porta sono inserite a corredo della struttura narrativa delle illustrazioni originali firmate da Alessio Maggioni. Per il volume Critica dei morti viventi è stata scelte persino una veste tipografica differente: la copertina si discosta dalla struttura consueta della collana, per lasciare solo il posto a un ritratto di Marx reso zombi; dall’altro, a segnalare il forte influsso cinematografico o comunque televisivo riguardo alla questione dei morti viventi, la quarta di copertina presenta curatore e autori come fossero titoli di coda di un film.

L'impaginazione alternativa

L’impaginazione dell’intera collana è scesa a patti con le esigenze tipografiche del primo volume e la più canonica messa in forma dei testi a stampa, canone che s’è inteso applicare per i volumi successivi. Il risultato è stato un buon compromesso, chiaramente lavorando, nella fase iniziale, sul prototipo. A mo’ di ulteriore segno di distinzione, s’è optato per impaginare i primi quattro volumi con strumenti poco utilizzati ma dalle potenzialità non minori, ovvero con LibreOffice su piattaforma Linux. La griglia (il master) è rimasta invariata per l’intera collana, naturalmente, seppure il lavoro è stato proseguito in maniera analoga a quanto fatto in precedenza con un’applicazione diversa e adottata più spesso, Adobe Illustrator su piattaforma Windows.

Il curatore editoriale

Alla fase progettuale, maturata per lo più davanti ad uno schermo ma alle prese con questioni di natura più teorica che pratica, è seguita quella redazionale, durante la quale gli autori sono stati prima valutati, poi contattati ed infine seguiti per tutto il processo di stesura dei testi, controllando i tempi di consegna e discutendo degli aspetti generali di ogni volume.
Una volta consegnato in redazione un manoscritto, s’è proceduto all’editing vero e proprio, curando ogni aspetto del testo, per poi occuparsi della sua impaginazione e dell’adattamento, di volta in volta, all’interno della griglia prototipo.

Progetti paralleli

Collaborando con lo stesso editore, nel corso degli anni, abbiamo curato anche altri volumi al di fuori della collana «Ellissi».
L’eroe della montagna. Ascese e cadute di Marco Pantani è un romanzo del nostro Cateno Tempio. Si tratta di uno scritto che tramite un’esaltante e tragica vicenda sportiva, narrata in prima persona da un rivale immaginario di Pantani, indaga il mistero del carisma e dell’eroismo, con diversi rimandi mitologici.
Inoltre, le crescenti collaborazioni ci hanno consentito di curare un volume di Alessandro Alfieri, docente presso l’Università degli Studi di Macerata, dal titolo Il cinismo dei media. Desiderio, destino e religione dalla pubblicità alle serie tv, una serrata analisi filosofica che a partire dal concetto di cinismo, tra tradizione classica e contemporaneità, indaga filosoficamente i prodotti mediatici e culturali dei nostri giorni.

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